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Rinuncia all’eredità: come funziona e quando va fatta

Chiunque ha il pieno diritto di rinunciare alla ricezione di un’eredità attraverso un regolare testamento.

La legge non impone obblighi ma sottolinea come la rinuncia debba avvenire in qualità di libera scelta, priva di condizioni o termini.

Quando rinunciare:

La rinuncia, tipicamente avviene quando i debiti del defunto superano i crediti.
Rifiutando il lascito, l’erede si garantisce l’assoluta estraneità da eventuali future pretese da parte dei creditori.

Come si effettua la rinuncia:

Esiste un procedimento preciso da seguire in casi del genere, presentando una dichiarazione in un ufficio notarile o presso il Cancelliere del Tribunale.

Cosa non deve prevedere una rinuncia ereditaria ( in caso contrario il documento sarà ritenuto nullo):

Nessuna condizione (per esempio non si può dichiarare “rinuncio all’eredità a condizione che un soggetto A venda i gioielli ad un soggetto B)
Nessuna limitazione( per esempio non si può dichiarare “rinuncio all’eredità limitatamente al veicolo del defunto, ma accetto la sua casa)
Nessun termine temporale( per esempio non si può dichiarare “rinuncio all’eredità fino al 31.12.2019)

Decade dal diritto di rinuncia colui che, chiamato all’eredità, che ha provveduto a nascondere o sottrarre beni che spettano all’eredità stessa.

Per quanto riguarda le tempistiche, la rinuncia deve essere fatta entro 10 anni a partire dal decesso del soggetto.

Devoluzione dell’eredità

Cosa accade all’eredità se il soggetto chiamato fa la dichiarazione di rinuncia? A chi spettano i beni?
Si distinguono due situazioni:

Successioni legittime: in presenza di altri coeredi legittimi, la parte soggetta a rinuncia verrà ripartita tra quest’ultimi.
Successioni testamentarie: in presenza di altri coeredi legittimi la parte soggetta a rinuncia verrà ripartita regolarmente, a meno che il testamento non indichi una precisa sostituzione.

Impugnazione della rinuncia

E’ importante delineare un altro punto non meno importante; i creditori possono chiedere al Tribunale di poter accettare l’eredità al posto del rinunciante.
Si, i creditori del soggetto che ha rinunciato possono farsi autorizzare dal Tribunale ad accettare l’eredità in nome e luogo del loro debitore, per poter ripagare i loro crediti. Questo diritto dei creditori si prescrive in cinque anni, decorrenti dalla data della dichiarazione di rinuncia.

L’eredità può essere impugnata anche da parte dello stesso soggetto che ha rinunciato.
Questo può accadere quando la rinuncia è effetto di violenza ( ad esempio perchè estorta con minaccia di un male ingiusto) o di inganno a prescindere da chi sia il colpevole. Questa impugnazione può essere fatta entro cinque anni dal giorno in cui è cessata la violenza.

Il modulo di rinuncia all’eredità è generalmente molto semplice; di seguito è riportato un esempio.

 

ATTO DI RINUNCIA ALL’EREDITÀ

L’anno _____ il giorno ______ del mese di __________ nella cancelleria del suintestato Tribunale

davanti al cancelliere sottoscritto

è comparso il signor _________________________ residente a ___________________________ codice fiscale ______________________

il quale dichiara di RINUNCIARE,

come in effetti con il presente atto rinuncia, senza termini o condizioni, all’eredità spettante in morte di __________________________ nato a _________________ il _____________________ e deceduto a _______________________ il _______________ domiciliato in vita a ____________.

Il comparente dichiara di non essere mai stato in possesso di beni ereditari e di non avere mai compiuto atti in qualità di erede.

Letto confermato e sottoscritto

IL CANCELLIERE

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